Ho preso un sogno e un po' a forza, tirandolo per un lembo quasi fosse un fazzoletto stropicciato sul fondo della tasca, quasi come per scommessa, ho provato a tirarlo fuori. E' volato per aria, leggero e colorato, come una bolla di sapone che forse scoppierà prima di toccare terra, ma che non puoi evitare di seguire con gli occhi spalancati e stupiti e la bocca semi aperta in un oohh….
Ma chi si ricordava il sapore dei sogni? Quella gioia e senso del possibile che si spande dalla pancia sin sopra il petto facendo allargare le spalle e poi su ancora lungo la gola e ancora su nella bocca, che non riesci a tenere tirata, e ancora su, su negli occhi tanto che vorresti guardarti allo specchio per vedere se davvero quella gioia l'hai dentro così come la senti, se sprizza, se ti illumina, se ti smuove finalmente!
E poi ci si impegna, per un sogno. Un mattoncino, poi un altro…e quando ne vedi anche solo due messi insieme ti spaventi pure chiedendoti: ma non sarà che 'sto sogno lo posso realizzare sul serio???
Io i sogni davvero non li ricordavo più.