6_223Ma vivo intera? E questo può bastare? Non è mai bastato e tanto meno adesso. Scelgo scartando, perchè non c’è altro modo, ma quello che scarto è più numeroso, è più denso, più esigente che mai. A costo di perdite indicibili – una poesiola, un sospiro.

Alla chiamata tonante rispondo con un sussurro. Non dirò le cose che taccio. Un topo ai piedi della montagna materna. La vita dura qualche segno d’artiglio sulla sabbia. Neppure i miei sogni sono popolati come dovrebbero. C’è più solitudine che folle e schiamazzo. Vi capita a volte qualcuno morto da tempo. Una singola mano scuote la maniglia. La casa vuota si amplia di annessi dell’eco. Dalla soglia corro giù nella valle silenziosa, come di nessuno, già anacronistica. Da dove venga questo spazio in me – non so.

(da Grande Numero -W.Szymborka)

 

9 Pensieri su &Idquo;

  1. … vivere comporta scelte, scelte comportano decisioni, ogni decisione è un bivio e ad ogni bivio si prende un sentiero che porta inevitabilmente a scartarne un secondo… per vivere non conosco altro modo… caaaarpe diemmm (sospirato alla maniera del prof. Keeting davanti alla teca dei trofei della scuola…)

  2. “Capitano, mio capitano..”
    e qui siamo nella poesia pura caro Lu’, quel film rimane il mio più rivisto!
    Per non parlare di questa poetessa dalla quale ho preso in prestito le parole…brrrrrr…da brivido, ti piacerebbe assssai (suggerisco: “Vista con granello di sabbia”…ti riempie l’anima).
    Sbaciuzzi :))

  3. “carpe diaz” diceva mio fratello reinterpretando il professor Keeting a modo suo…ma il significato restava lo stesso, e anzi ancora più profondo, soprattutto visto il suo modo di vivere, fino all’ultima goccia…grazie forseio per la citazione, grazie Pli per la il momento di poesia…un bacio
    annina

  4. …che se si potesse guardare dall’alto le nostre vite, forse ci renderemmo conto di come i nostri passi…e parole…abbiano un ‘senso’, una consapevolezza inconsapevole (scusa il gioco di parole), come di un istinto primordiale a ‘conoscere’ ciò che la nostra mente rifiuta di cogliere, come se già nel nostro sentire del qui e ora si potesse leggere un probabile domani.
    A volte mi accade di rileggerrmi in appunti e pensieri di tempo fa e mi stupisco di come (oggi) mi sembra chiaro quel che poi sarebbe avvenuto, nei fatti, della mia vita.
    Mah Annina cara….godiamoci la poesia ad accarezzare le nostre inquietudini.
    ps: e con i cromosomi come va? ;-))

  5. Lì…. se uniamo i nomi dei nostri blog “un granello alla volta e gocce di sabbia” cosa ne esce??… strana cosa la vita.. PS: anche per me L’attimo fuggente resta il più rivisto… l’ultima volta ieri, come al solito in parte stirando… nulla cambia o tutto cambia…?! ;o)

  6. sai io ci credo che la nostra storia ce la siamo scritta noi…è solo che non ce lo ricordiamo…ma nelle nostre azioni questo delle volte è proprio chiaro…per quanto riguarda i cromosomo…un disastro Pli…quella Y lì mi è ogni giorno più incomprensibile…quando ho scritto la mia storia evo avere versato dell’inchiostro su quel capitolo….;-))
    ciao
    anna

  7. Lu’…vediamo: un granello di gocce o una volta di sabbia? Siamo molto molto simili e questo di tanto in tanto vien fuori :).Una differenza? che io stiro molto meno di te! 😉

    Anna..ahaah, magari perchè altrimenti faresti come me quando leggevo i libri gialli: saltavo subito all’ultima pagina per sapere come finiva!! Insomma….meglio stupirsi no? :-**

    Mic…annegare no! Anche se a volte ci si sente un po’ sommersi.
    Un bacione grande 🙂

  8. LUUUUUU’….avevi ragione…viene fuori ‘un granello di sabbia’, che è parte del titolo del libro che ti ho suggerito…ma udisci udisci…. è anche il titolo di quel pezzo di poesia che sta in apertura, in alto, di questo blog, che tanto, ma tanto tanto, sento appartenere alla parte più profonda (termine improprio..) di me :))

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6_223Ma vivo intera? E questo può bastare? Non è mai bastato e tanto meno adesso. Scelgo scartando, perchè non c’è altro modo, ma quello che scarto è più numeroso, è più denso, più esigente che mai. A costo di perdite indicibili – una poesiola, un sospiro.

Alla chiamata tonante rispondo con un sussurro. Non dirò le cose che taccio. Un topo ai piedi della montagna materna. La vita dura qualche segno d’artiglio sulla sabbia. Neppure i miei sogni sono popolati come dovrebbero. C’è più solitudine che folle e schiamazzo. Vi capita a volte qualcuno morto da tempo. Una singola mano scuote la maniglia. La casa vuota si amplia di annessi dell’eco. Dalla soglia corro giù nella valle silenziosa, come di nessuno, già anacronistica. Da dove venga questo spazio in me – non so.

(da Grande Numero -W.Szymborka)

 

9 Pensieri su &Idquo;

  1. … vivere comporta scelte, scelte comportano decisioni, ogni decisione è un bivio e ad ogni bivio si prende un sentiero che porta inevitabilmente a scartarne un secondo… per vivere non conosco altro modo… caaaarpe diemmm (sospirato alla maniera del prof. Keeting davanti alla teca dei trofei della scuola…)

  2. “Capitano, mio capitano..”
    e qui siamo nella poesia pura caro Lu’, quel film rimane il mio più rivisto!
    Per non parlare di questa poetessa dalla quale ho preso in prestito le parole…brrrrrr…da brivido, ti piacerebbe assssai (suggerisco: “Vista con granello di sabbia”…ti riempie l’anima).
    Sbaciuzzi :))

  3. “carpe diaz” diceva mio fratello reinterpretando il professor Keeting a modo suo…ma il significato restava lo stesso, e anzi ancora più profondo, soprattutto visto il suo modo di vivere, fino all’ultima goccia…grazie forseio per la citazione, grazie Pli per la il momento di poesia…un bacio
    annina

  4. …che se si potesse guardare dall’alto le nostre vite, forse ci renderemmo conto di come i nostri passi…e parole…abbiano un ‘senso’, una consapevolezza inconsapevole (scusa il gioco di parole), come di un istinto primordiale a ‘conoscere’ ciò che la nostra mente rifiuta di cogliere, come se già nel nostro sentire del qui e ora si potesse leggere un probabile domani.
    A volte mi accade di rileggerrmi in appunti e pensieri di tempo fa e mi stupisco di come (oggi) mi sembra chiaro quel che poi sarebbe avvenuto, nei fatti, della mia vita.
    Mah Annina cara….godiamoci la poesia ad accarezzare le nostre inquietudini.
    ps: e con i cromosomi come va? ;-))

  5. Lì…. se uniamo i nomi dei nostri blog “un granello alla volta e gocce di sabbia” cosa ne esce??… strana cosa la vita.. PS: anche per me L’attimo fuggente resta il più rivisto… l’ultima volta ieri, come al solito in parte stirando… nulla cambia o tutto cambia…?! ;o)

  6. sai io ci credo che la nostra storia ce la siamo scritta noi…è solo che non ce lo ricordiamo…ma nelle nostre azioni questo delle volte è proprio chiaro…per quanto riguarda i cromosomo…un disastro Pli…quella Y lì mi è ogni giorno più incomprensibile…quando ho scritto la mia storia evo avere versato dell’inchiostro su quel capitolo….;-))
    ciao
    anna

  7. Lu’…vediamo: un granello di gocce o una volta di sabbia? Siamo molto molto simili e questo di tanto in tanto vien fuori :).Una differenza? che io stiro molto meno di te! 😉

    Anna..ahaah, magari perchè altrimenti faresti come me quando leggevo i libri gialli: saltavo subito all’ultima pagina per sapere come finiva!! Insomma….meglio stupirsi no? :-**

    Mic…annegare no! Anche se a volte ci si sente un po’ sommersi.
    Un bacione grande 🙂

  8. LUUUUUU’….avevi ragione…viene fuori ‘un granello di sabbia’, che è parte del titolo del libro che ti ho suggerito…ma udisci udisci…. è anche il titolo di quel pezzo di poesia che sta in apertura, in alto, di questo blog, che tanto, ma tanto tanto, sento appartenere alla parte più profonda (termine improprio..) di me :))

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