Amici così :)

noi

[Pesca sul Cuga. Esemplari rari di amicizie. 01/08/2007.]

E più tardi ci scrivo su quel che mi danza nel cuore.


E’ da circa un anno che ho iniziato ad andare a pesca. Mica so farlo per davvero…però ho la mia canna nominata Robyl (dalle iniziali delle amiche che mi hanno fatto conoscere questa pazzia) e ora anche la sacca con tutte le taschine. E un po’ di amici con i quali ritrovarmi sotto le stelle per provare a lanciare. L’aspetto più bello di queste occasioni, è l’allegria con la quale ci si organizza per incontrarsi. Capita forse di scordare la cassettina con il necessario, o il retino, ma mai è accaduto di scordare cerate, plaid, asciugamani…ora anche cuscini! In effetti più che per pescare, ci si trova per stare insieme.  Ogni lancio è seguito da applausi, ogni pesce che abbocca, anche quando poi viene rimesso in acqua, è immortalato da uno scatto. Anche andare ad acquistare gli ami è una festa, minimo si va in tre al negozio, il titolare ormai ha quasi compassione del nostro entusiasmo, riempiamo il suo spazio di risate, esclamazioni e domande ed esausto finisce che qualcosa pure non ce la faccia pagare. Ma le vedete queste due con me? Ridevamo come matte e abbiam dovuto darci una calmata per fare la foto!

E’ che ho amici così. Trullalleri. Amici di abbracci e baci. Di sorrisi che scappano da lontano incontrandosi. Di voci calde al telefono. Amici che ti sbattono al muro (e ohi..da venerdì scorso ho ancora i lividi!!), che mica ti danno sempre ragione. Amici che ci sono sempre, prima, durante e dopo. Anche quando non ci sono. Ma soprattutto quando ne hai bisogno. In particolare ho amici da sotto le stelle, una selezione speciale, che son quelli che basta stare sotto il cielo a chiaccherare di niente o di tanto e te li ritrovi accanto. Di quelli che basta una telefonata o un sms per organizzare in pochi minuti una cena o un’uscita in auto.

Io credo proprio di avere amici così belli che se avessi dovuto inventarli non ne sarei mai stata capace.

Per la cronaca ieri le sacche con le canne da pesca son rimaste in auto. Era tardi, il livello dell’acqua basso, timore di far incagliare ami e tutto nel fondale sassoso. Ma la notte era un incanto. Abbiamo steso la cerata, i plaid, infilato felpe e calato berretti.  Una luna cicciona gialla è spuntata da dietro le collinette tracciando una scia di luce sullo specchio dell’acqua. Mi ci sono incapponita a volerla fotografare, senza risultati decenti in verità, mentre Pippi affettava salsiccia fresca e focacce. Che ci trattiam bene, noi. A volte ci raggiunge qualcuno con bracere e carne fresca e si arrostisce così, alla luce di una torcia, tra rospi e cicale. Si parla fitto, ci son scoppi di risate o silenzi lunghi lunghi, dove ognuno pare perdersi nel profilo incerto della semioscurità. Ieri poi, abbiam temuto un’invasione da UFO o il mostro del Cuga in emersione, mentre invece eran solo gallinelle d’acqua d’improvviso esagitate. La mia stanchezza si è sciolta, molle ed infine lontana. Ho riportato a casa un sonno tranquillo, sereno.

Ci sono momenti così. Amici così. Che danno sostanza al mio vivere.

Dedicato a Pippi&Gelsi. [che non vi ho accolto…no…m’avete raccolto…è diverso;)]

"…se dovessi disegnare un grafico sulle sabbia farei tre line che si incrociano, così da formare una treccia.."